La mototerapia che Vanni Oddera, ambasciatore Mafra, porta negli ospedali pediatrici è stata riconosciuta dal Parlamento come “terapia complementare”: un passo importante per iniziative di grande valore sociale
La mototerapia è stata riconosciuta con una legge approvata dal Parlamento come una “terapia complementare”. Significa che, insieme con le indispensabili terapie mediche, la moto terapia è ora riconosciuta come una metodologia che porta benefici ai pazienti oncologici sul piano emotivo, relazionale e umano. Proprio come accade con altri tipi di terapie, attuate con la musica, i clown e gli animali.
Questo è vero per i pazienti pediatrici ricoverati nei reparti di oncologia ed ematologia degli ospedali, ma lo è anche per tutti i disabili, ai quali la mototerapia offre un momento di serenità e di distrazione dalle sofferenze dovute alla malattia o agli handicap.
Vanni Oddera, padre della mototerapia
A spiegarci esattamente cosa sia e come funzioni la mototerapia è Vanni Oddera. Vanni, che noi di Mafra sosteniamo nelle sue attività benefiche, è un campione di freestyle motocross FMX, specialità acrobatica attuata con le moto da cross.
Questa disciplina non premia la velocità, come accade per altre gare, ma l’abilità dei piloti nel compiere acrobazie, salti e figure con le moto da cross.
Vanni si è appassionato a questo mondo nel 2002, dopo un lungo periodo trascorso su una sedia a rotelle a causa di una frattura di tibia e perone che si era procurato nei boschi vicini a casa.
A praticare l’FMX ha iniziato nel 2003, mostrando subito tutta la sua abilità e iniziando presto a girare l’Italia e l’Europa per cimentarsi in gare ed esibizioni spettacolari.
Proprio mentre era in viaggio per una competizione, Vanni ha vissuto un’esperienza che ha cambiato la sua vita.
“Nel 2009 ero a Mosca per disputare una gara importante”, racconta, “e dopo essere salito sul podio, ho preso un taxi per raggiungere gli amici che festeggiavano in una discoteca. L’auto era sporca e puzzolente, ma mentre mi stavo per lamentare mi sono accorto che il conducente era privo di gambe e guidava utilizzando degli adattamenti artigianali. Ci siamo guardati negli occhi e in quel momento ho capito quanto fossi stato fortunato nella mia vita e come fosse importante che facessi qualcosa per restituire agli altri parte della gioia di cui avevo potuto godere: è allora che mi è venuta l’idea della mototerapia”.
La mototerapia di Vanni negli ospedali
L’attività di Vanni si svolge con due diverse modalità. “In quasi tutti i weekend”, racconta, “partecipo con i miei colleghi a gare o show di moto. A chi ci invita proponiamo di dedicare parte della giornata, in genere la mattinata, ad attività riservate ai bambini ammalati o a disabili”.
La proposta si rivolge a organizzazioni, associazioni e ospedali con reparti pediatrici, che portano i pazienti in grado di muoversi ad assistere allo show oppure lo ospitano all’interno delle proprie strutture.
“Negli show all’aperto utilizziamo le nostre moto da cross abituali”, prosegue Vanni, “mentre dentro gli ospedali impieghiamo quelle elettriche”.
Le emozioni più forti sono suscitate dagli show organizzati nei reparti pediatrici di oncologia ed ematologia: “Prima di noi arrivano degli amici, vestiti con abiti da principessa e supereroi con i regali che molte aziende ci aiutano a raccogliere; poi entriamo con le nostre moto, che i bambini più fragili vedono sfrecciare dalla soglia delle loro stanze, mentre quelli che corrono meno rischi possono anche salirci, stando tra le nostre braccia”.
Lo scopo è “donare loro un momento di serenità e distrazione, farli sorridere e ridere, aiutando anche le loro famiglie che vivono momenti difficili”. Agli spettacoli all’aperto può assistere chiunque, mentre l’accesso ai reparti è necessariamente limitato da rigidi protocolli di sicurezza.
I prodotti Mafra per la mototerapia
Anche noi di Mafra contribuiamo a queste iniziative. “Mafra mi aiuta come sponsor”, spiega Vanni, “ma anche attraverso i suoi prodotti, che ci permettono di disinfettare e sanificare le moto e l’abbigliamento prima dell’ingresso in ospedale e quando passiamo da un reparto all’altro. Grazie a Mafra non ci siamo fermati neppure durante la pandemia di Covid, quando andavamo casa per casa a portare le nostre esibizioni e un po’ di sorrisi”.
A questa attività Vanni e i suoi amici dedicano il proprio tempo libero, senza che ciò comporti esborsi da parte dello Stato o di enti pubblici.
Ora la mototerapia ha ottenuto un riconoscimento ufficiale importante. “Credo che con questo provvedimento abbiamo portato un po’ di luce in un percorso di cura che deve sicuramente rispettare sempre l’iter convenzionale, perché abbiamo tutti bisogno delle medicine, degli ospedali e dei medici. Penso però che sia altrettanto importante una dimensione della vita legata all’umanizzazione delle cure, che passa anche attraverso la capacità delle terapie complementari come la mototerapia e nel riconoscimento in futuro di tante altre terapie come la clown terapia, la musico terapia, l’arte terapia e tutte quelle che già conosciamo”, ha commentato la ministra per la Disabilità Alessandra Locatelli.
I prossimi appuntamenti con la mototerapia
Vanni ha un programma molto intenso di eventi di mototerapia anche nelle settimane che mancano alla fine del 2024. Il 27 novembre lo attende l’Ospedale Gaslini di Genova, il 4 dicembre l’azienda agricola La mia terra di Angera (VA), l’11 dicembre lo aspetta Savona, il 12 dicembre ancora l’Ospedale Gaslini per celebrare il Natale, il 19 dicembre il Policlinico San Matteo di Pavia, mentre il 22 dicembre mattina ci sarà uno show per i vicoli di Celle Ligure, dedicato ai bambini con disabilità e malattie, ma al quale tutti possono assistere.
Altri appuntamenti si potranno ancora aggiungere, ma già è in calendario venerdì 23 gennaio un evento speciale in occasione del Motor Bike Expo di Verona.
Noi di Mafra siamo sempre a fianco di Vanni Oddera nei suoi progetti di mototerapia, con i nostri prodotti e con il sostegno per le sue iniziative, che portano momenti di gioia ai bambini più sfortunati.